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I MILITARI VOGLIONO UN SINDACATO, NO UN SINDACATO VORREI MA NON POSSO

 

Siamo alle solite, l’iter di una proposta di legge già deficitaria procede spedito, adesso in un comitato ristretto, continuando a perdere pezzi.
La IV Commissione Difesa, nella seduta n.172 del 9 Aprile, ha abbinato alle proposte di legge Corda e Tripodi (A.C.875 e A.C.1060 ) la proposta Pagani (A.C. 1702). In quella sede è stato illustrato il contenuto delle proposta “new entry” ed è stato nominato un “comitato ristretto”.

La relatrice del testo base, On. Corda, ha rimarcato che lo scopo del “Comitato Ristretto” sarebbe quello di acquisire tutti gli elementi necessari per predisporre un nuovo testo della proposta di legge C.875, da adottare come nuovo testo base e da presentare nella giornata di giovedì 11 aprile, al fine di consentirne l’adozione da parte della Commissione.

Insomma continua il rimpasto finalizzato a portare una pietanza con materie prime già avariate in tema di diritti. Ciò è inammissibile! I cittadini militari vogliono un sindacato quanto meno paritetico alle forze di polizia ad ordinamento civile. Il diritto di associazione sindacale dopo la sentenza 120/2018 è un diritto riconosciuto anche ai militare pertanto vogliamo ricordare, in primis al legislatore, che “i diritti fondamentali del cittadino militare non recedono di fronte alle esigenze della struttura militare” (Corte Costituzionale n. 449/1999; 332/2000; 445/2002).

COMUNICATO 2 SAM